Archivio Emilio Garroni

Tipologia Fondo
Data cronica
1948 - 2005
Note
con documentazione al [1941]; presente documentazione s.d.

Contenuto

Il fondo comprende la quasi totalità dell'archivio cartaceo di Emilio Garroni. È presente anche materiale audiovisivo, nonché alcuni supporti magnetici; pressoché assente materiale fotografico.
Trattasi di un archivio di lavoro contenente una consistente e ricca corrispondenza che riflette i suoi contatti con il mondo accademico, dell'arte e della cultura italiana di quegli anni. L'attività di docente universitario è illustrata anche e soprattutto nella documentazione relativa ai suoi corsi universitari: sono conservati, infatti, appunti sulle lezioni tenute da Emilio Garroni nel lungo arco della sua carriera universitaria in qualità di professore di estetica presso l'Università La Sapienza di Roma.
La produzione scritta di Garroni è rappresentata per tutto il suo arco di vita: dalle bozze, nonché gli stralci o estratti degli scritti per la «Rassegna di filosofia» negli anni '50, appena laureatosi, alla raccolta delle recensioni per «Paese Sera.Libri» negli anni '60; dagli scritti di semiotica degli anni '70 e '80 alle bozze di stampa del suo ultimo saggio Immagine Linguaggio Figura del 2005. Gli scritti si conservano in differenti forme: manoscritti, dattiloscritti, estratti da periodici o volumi, stralci di quotidiano o periodico, esemplari interi di pubblicazioni periodiche, stampe da pc. Spesso si conservano sia la bozza sia la pubblicazione; a volte la sola bozza (alcune mai pubblicate sembra) o la sola pubblicazione. Si trovano appunti o scalette per interventi in convegni, incontri e seminari, ma anche la bozza per la pubblicazione scaturita da quel consesso, a volte l'estratto stesso.
Una menzione particolare per gli scritti legati alle sue collaborazioni con la Rai negli anni '60 e '70. Trattasi di documentazione relativa alla partecipazione di Emilio Garroni a numerose rubriche culturali televisive, testimonianza importante della televisione italiana di quegli anni. Da ricordare: Avventure di Capolavori e L'approdo. Della prima si conservano numerose sceneggiature delle puntate.

Consistenza rilevata

Consistenza (testo libero)
937 unità archivistiche

Storia archivistica

L'archivio di Emilio Garroni è stato donato dalla famiglia, in data 15 dicembre 2018, alla Biblioteca di filosofia dell'Università La Sapienza di Roma, insieme alla sua biblioteca. Gli elenchi e le fotografie relativi al materiale donato sono stati inviati con una mail di condivisione del fondo a firma di "Silvia, Giovanni e Adriana Garroni". L'attività di riordino ed inventariazione del fondo è iniziata nel febbraio 2021.
L'archivio conferito era condizionato in dieci scatole a cui, successivamente, si sono aggiunti i seguenti materiali, comunque già segnalati nella mail di condivisione del fondo:

  • n. 4 faldoni, consegnati da Hansmichael Hohenegger nel febbraio 2021, precedentemente prelevati dallo stesso Hohenegger dallo studio di Emilio Garroni;
  • n. 3 faldoni ed una busta per stampe, consegnati da Giovanni Garroni nell'aprile 2021.

Dagli elenchi e dalla mail della famiglia si ricavavano le seguenti informazioni sulle scatole in cui era stato condizionato l'archivio:

  • scatole numerate con prefisso ArG (01-08): «materiali conservati nello studio (faldoni e quaderni)»;
  • scatole numerate con prefisso ArG_Ing (01-04): «materiali manoscritti e dattiloscritti più antichi conservati nel mobile all'ingresso della casa»

Delle complessive dodici scatole dell'archivio ne sono state donate solo dieci. La famiglia ha trattenuto due scatole (ArG 08 e ArG_Ing 04) contenenti documentazione più strettamente personale e alcune prime stesure letterarie. All'interno delle scatole la documentazione era, per lo più, condizionata in faldoni, cartelle e buste per stampe, ma una piccola parte si trovava anche sciolta. In due scatole (ArG_Ing 02 e 03) si è trovata una consistente quantità di materiale bibliografico quale libri, opuscoli ed estratti, in parte anche successivo al 2005, anno della morte di Emilio Garroni. Dopo un'analisi più approfondita di questi documenti, che inoltre non presentavano particolari tracce di "lavoro", e dopo aver rilevato la presenza di estratti ed opuscoli vari anche nella biblioteca di Emilio Garroni, donata anch'essa insieme all'archivio, si è ritenuto più opportuno far confluire tale materiale in quest'ultima. La biblioteca è attualmente in fase di catalogazione e non si esclude la possibilità che in seguito a questa attività ci possa essere del materiale, invece, che transiti in archivio.
Al momento della donazione l'archivio non si trovava nel suo stato originario, avendo subito parziali riordinamenti successivi alla morte di Emilio Garroni, in particolare ad opera della moglie, Maria Giovanna Platone, e di una neolaureata incaricata dalla CIEG-Cattedra internazionale Emilio Garroni. Questa informazione è stata inizialmente fornita da Giovanni Garroni e successivamente approfondita anche attraverso colloqui con collaboratori e studiosi di Emilio Garroni quali Hansmichael Hohenegger e Andrea D'Ammando, nonché con la persona che all'epoca, nel 2008, fu incaricata di coadiuvare la moglie di Garroni nel riordino.
L'archivio era stato parzialmente riordinato per materia. Gli scritti di Emilio Garroni si trovavano, infatti, parzialmente condizionati in faldoni non originali di cui si rende, a titolo esemplificativo, qualche titolo:

  • "Faldone bordeaux - Arte e Letteratura";
  • "Argomenti Vari - filosofia - Storiografia - cultura di massa - Ecologia - Faldone Blu";
  • "Faldone Giallo II - Narrativa";
  • "Faldone Azzurro - Semiotica - Linguistica";
  • "Faldone Rosso III - Estetica".

Una porzione dell'archivio sembrava, invece, verosimilmente, cristallizzata nella sedimentazione originaria. Di seguito qualche titolo trovato sui contenitori, sempre a titolo esemplificativo:

  • "Eh Gh (vecchi appunti)";
  • "Recensioni e altri saggi o articoli che mi riguardano / P";
  • "Ritagli, note vecchie (e altro?) da rivedere (se mai)";
  • "Cose vecchie (più o meno) non ordinate";
  • "Corrispondenza / C / tolta dal cassetto il 27/1/95";
  • "Documenti (banca, contratti, ecc.) / D / tolti dal cassetto il 23/6/96".

Non è stato possibile, data la situazione, ricostruire l'organizzazione originale dell'archivio, almeno non in toto. Si è partito da quelle che sembravano essere le aggregazioni documentarie costituite da Garroni stesso e si è cercato di ricostruire quelle che, nonostante l'apparente smembramento, conservassero sulla documentazione stessa le tracce di una loro precedente organizzazione unitaria.
Sono state così costituite, ad esempio, le seguenti serie e sottoserie: Corrispondenza"Paese Sera""Recensioni e altri saggi o articoli che mi riguardano"Ritagli da "L'Eco della Stampa".
La documentazione allestita per materia e quella che ab origine comunque non aveva un suo particolare "ordine" è stata riorganizzata in base a criteri cronologici e di attività. Sono state così costituite, ad esempio, le seguenti serie: Studi universitariRai-Radiotelevisione italianaAttività didattica"Cogitata" - Attività critica, teorica e filosofica"Visa" - Narrativa.
Queste due ultime serie raccolgono gran parte degli scritti di Emilio Garroni: in forma di appunto manoscritto, di bozza dattiloscritta o di stampa da pc, ma anche di pubblicazione vera e propria o di estratto dalla pubblicazione stessa.
I termini "Cogitata" e "Visa" sono stati ripresi dalla denominazione di alcune cartelle presenti sul personal computer di Emilio Garroni. Si è potuta difatti consultare, anche se a lavorazione già iniziata, la struttura delle cartelle e dei file del suo pc. Giovanni Garroni ha infatti "messo mano" alla porzione digitale dell'archivio di Emilio Garroni andando a costituire un contenuto digitale accessibile tramite un link da lui fornito. Di seguito la nota presente sulla "Home" della presentazione:
«Le pagine denominate “indice HD” riproducono le schermate del computer di Emilio Garroni così come lui le ha ordinate. La presentazione delle schermate del computer, con l'indice delle cartelle e dei file in esso archiviate, non è alternativa alla futura realizzazione di un inventario della porzione digitale dell'Archivio di Emilio Garroni, che ovviamente prevede un lavoro di tipo diverso. Abbiamo pensato fosse però utile visualizzare la struttura di detti file e cartelle, con i colori originali attribuiti dall'autore. Il computer è un iMac, modello PoweMac 4.2, con sistema operativo os 10.4.6. Molti dei file sono più vecchi rispetto al sistema operativo installato e risultano da questo illeggibili. All'interno del computer è presente un emulatore del sistema operativo classic mac os 9 che ne permette una discreta decodifica.»
La porzione digitale dell'archivio Garroni non è oggetto del presente lavoro, ma la famiglia è intenzionata a donare in futuro anche questa porzione affinché venga ricompresa e inventariata insieme alla parte cartacea. Ciò nonostante, l'archivio digitale è stato comunque consultato, nella modalità sopra indicata: si è cercato, infatti, di vedere se, in esso, fosse possibile riscontrare un ordine che in quello cartaceo non era stato possibile a causa dell'evidente "rimaneggiamento".
È stata una consultazione indubbiamente superficiale e non approfondita, ma che ha permesso comunque di farsi un'idea e anche di confermare in qualche modo alcune scelte fatte circa la struttura da dare all'archivio. Sono state, altresì, utilizzate alcune denominazioni delle cartelle del pc per i titoli di alcune serie e sottoserie: "Cogitata""Visa", e "Scritti altrui" (Anche Corrispondenza e Interviste, ma la denominazione non è stata ripresa volontariamente dalle cartelle). La serie "Cogitata" contiene gli scritti di Emilio Garroni legati alla sua attività critica, teorica e filosofica, scritti che vanno da semplici note e appunti fino ai suoi saggi di consistenza ben più ampia. Nella cartella "Cogitata" sono invece archiviati solo quest'ultimo tipo di saggi – tra il 1992 e il 2005. Gli altri suoi "pensieri" scritti si trovano collocati in altre cartelle: "Appunti", "Interventi", "Saggi", "Testi vari".
Non essendo sempre risultata chiara la suddivisione dei suoi scritti fatta da Garroni nelle cartelle del suo pc si è preferito riunire tutto sono la denominazione "Cogitata" e successivamente suddividere questa in 4 sottoserie: Convegni, incontri, seminariEnciclopedieSaggi, prefazioni, introduzioni, note, recensioni, studi ed appuntiScritti per arte, mostre, cataloghi d'arte e simili. Potrebbe accadere che attraverso il lavoro di inventariazione dell'archivio digitale si giunga ad una migliore organizzazione degli scritti di Emilio Garroni, più rispondente all'originale, ma, al momento, la suddivisione fatta ci è sembrata soddisfacente.
La serie "Visa" e la relativa cartella sul pc sono, invece, più, coincidenti l'una con l'altra, conservando quest'ultima gli scritti legati all'attività narrativa e letteraria di Emilio Garroni da Dissonanzen Quartett. Una storia (pubblicato nel 1990) in poi. La serie cartacea conserva la stessa documentazione, anche se con una consistenza cronologica che risale indietro fino agli anni '70.
Di seguito alcune informazioni sul modus operandi di produzione e di conservazione di Emilio Garroni, ricavate dal figlio Giovanni Garroni:

  • ricorda il lavoro minuzioso di suo padre, alla macchina da scrivere, verso la stesura definitiva fatto di infinite riscritture "in bella". Durante la stesura, quindi, venivano scartate numerose "bozze". Arrivati a quella definitiva le cose non subivano, crede, ulteriori scarti;
  • ricorda, inoltre, che il padre spesso accumulava, accumulava e poi doveva in qualche modo riordinare, ma spesso preferiva letteralmente "buttare" nei faldoni piuttosto che mettersi a decidere cosa tenere e cosa no;
  • in ultimo ricorda un riordino generale fatto da Emilio Garroni sul suo archivio corrispondente alla documentazione contenuta nelle cartelline verdi.

Relativamente a quanto ricordato da Giovanni Garroni, possiamo dire di poterlo riscontrare nella documentazione. Gli scritti di Emilio Garroni si trovano in stesure manoscritte, bozze dattiloscritte, a volte sono fotocopie di dattiloscritti utilizzate per correzioni ulteriori, ma non si trova, se non in qualche caso, la conservazione di numerose stesure diverse per scritto.
Per quanto riguarda l'accumulazione questa è riscontrabile in due faldoni contenenti corrispondenza completamente disordinata e affastellata. Sui faldoni stessi si trovano, infatti, i seguenti titoli: "Corrispondenza / C / tolta dal cassetto il 27/1/95", "Corrispondenza / C / tolta dal cassetto il 23/3/96".
Una porzione della corrispondenza era, invece, stata oggetto di quel riordinamento in "cartelline verdi": si trovava, infatti,  sistemata alfabeticamente per corrispondente e conservata in n.17 cartelline verdi. Per la storia archivistica relativa alla serie corrispondenza vedasi il cappello alla serie stessa.
Oggetto del riordinamento in cartelline verdi erano anche stati degli appunti e schemi per le lezioni universitarie, quelle dei primi anni, documentazione confluita nella serie Attività didattica.
In relazione ai materiali consegnati in seguito alla donazione del 2018 a cui si è accennato in precedenza, da segnalare che dei 4 faldoni consegnati da Hansmichael Hohenegger – tutti nuovi e intitolati "Faldone Rosso I Estetica", "Faldone Rosso II Estetica", "Faldone Rosso III Estetica", "Faldone Rosso IV Scritti Editi d'Arte" – uno di questi, conteneva materiale bibliografico che, come per il precedente, è stato ricondotto alla bilbioteca.
Per quanto riguarda, invece, i contenitori consegnati da Giovanni Garroni, in particolare i 3 faldoni, essi contenevano le predette sceneggiature della trasmissione Avventure di capolavori, consegnate a Giovanni da Anna Maria Cerrato, collaboratrice di Emilio Garroni in quella trasmissione andata in onda tra il 1959 ed il 1962. Per una più dettagliata e approfondita storia archivistica relativa a questa documentazione vedasi il cappello alla serie Rai-Radiotelevisione italiana.
In ultimo, si segnala che due faldoni – "Documenti (banca, contratti, ecc.) / D / tolti dal cassetto il 23/6/96" e “Documenti (banca, contratti, ecc.) / D / tolti dal cassetto il 29/1/95/ il 23/3/96” – contenenti documentazione prettamente di cartattere contabile quali cedolini degli stipendi, estratti conto, distinte degli assegni e dei vaglia, distinte di versamento, libretti assegni usati, ecc., sono stati segnalati alla famiglia che ne ha richiesta la restituzione a lavorazione ultimata. Da questi è stata comunque trattenuta una piccola parte di documentazione costituita da corrispondenza relativa ad alcuni contratti editoriali, nonché alcuni contratti stessi.

Criteri di descrizione

Dopo il numero di corda sono indicati a seguire. Il Titolo Il titolo originale è stato posto tra virgolette alte doppie; in assenza di  un titolo originale quello attribuito è stato riportato senza virgolette. In presenza di più titoli originali ritenuti importanti è stato utilizzato il campo della scheda di descrizione "Altra intitolazione". Nella stampa dell’inventario, l’informazione appare dopo il titolo, identificata dal carattere di dimensioni più piccole e dal corsivo. Poiché spesso i titoli originali sono privi di punteggiatura, in quanto utilizzato "l’a capo", si è scelto, quando utile alla comprensione del titolo stesso, di rappresentarlo per mezzo di una barra obliqua "/" preceduta e seguita da uno spazio. Estremi cronologici Nella forma anno, mese in forma abbreviate, giorno. In presenza  di documentazione  priva di data  le datazioni attribuite sono state inserite tra parentesi quadre e, se approssimative, seguite da un punto interrogativo o dall’abbreviazione "ca" (circa). Nel  caso di documentazione  priva di data senza attribuzione è stata utilizzata  l’abbreviazione "s.d.". Consistenza La consistenza dell’unità è stata prevalentemente espressa in "carte", ma vista l’eterogeneità dei materiali presenti nell’Archivio è stata altresì indicata in "fascicoli" (in questo caso si intende esemplari interi di periodico o quotidiano), in "opuscoli", in "pezzi" (dicitura utilizzata per quantificare semplicemente i pezzi fisici qualora fosse impossibile effettuare un altro conteggio), in "ritagli di giornale" (dicitura utilizzata sia per i ritagli veri e propri che per gli stralci da quotidiani e periodici), e in "volumi". Descrizione del contenuto Breve descrizione del contenuto dell'unità archivistica con indicazione specifica di nomi, luoghi ed enti. Eventuali note e lingue diverse dall’italiano Entità indicizzate In calce alle informazioni a completare la descrizione sono state riportate le entità indicizzate nella banca dati dell’Autorithy del software relative ad ogni unità archivistica. Particolare attenzione è stata rivolta alla creazione delle entità della serie Corrispondenza, che si presenta  analitica e dettagliata con l’indicazione di persone, enti, luoghi, eventi e cose notevoli risultanti non solo dal titolo e dal contenuto dell’unità archivistica, ma dal carteggio nel suo complesso. In alcuni casi, prima della descrizione del contenuto si può trovare, in carattere corsivo, una citazione tratta da un documento dell'unità archivistica o da altra fonte - in questo caso indicata - perché ritenuta utile alla comprensione dell'unità stessa o dell'archivio nel suo complesso.

Criteri di ordinamento

L'inventario presenta una struttura su più livelli gerarchici articolati in: serie, sottoserie e sotto-sottoserie numerati progressivamente. Le serie sono contraddistinte dalla numerazione romana mentre le sottoserie e le sotto-sottoserie da quella araba. Alle unità archivistiche presenti in ciascuna sottoserie o sotto-sottoserie è stato attribuito un numero di corda progressivo partendo da uno. La numerazione progressiva aperta per ogni sottoserie o sotto-sottoserie nasce dalla necessità di garantire l'eventuale prosecuzione della stessa nel caso, altamente probabile di accrescimento dell'Archivio dovuto a ulteriori versamenti di materiali da parte dei familiari in primis quello relativo al nucleo di documentazione digitale attualmente ancora in possesso del figlio Giovanni.

Persona