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Emilio Garroni nasce a Roma il 14 dicembre 1925 da Alessandro ed Adriana Bedoni. Si sposa nel 1953 con Maria Giovanna Platone, con la quale avrà tre figli: Silvia (1954), Giovanni (1956) e Adriana (1966). Muore a Roma il 5 agosto 2005.

Dopo le medie intraprende gli studi classici e si diploma nel 1943. Inizia così la sua carriera universitaria, iscrivendosi al corso di laurea in Filosofia dell'Università di Roma «La Sapienza». Nel febbraio 1948 consegue con lode il diploma di laurea, scrivendo una tesi su Nikolai Berdyaev. Nel 1951 diventa assistente volontario presso la cattedra di Filosofia teoretica della Facoltà di lettere e filosofia della Sapienza, tenuta da Ugo Spirito, e inizia a scrivere saggi e recensioni per la rivista dell'Istituto «Rassegna di filosofia», nonché per «Il Giornale critico della filosofia italiana». Nello stesso periodo comincia a collaborare con la RAI in varie forme, in particolare come redattore di rubriche e servizi televisivi nei programmi culturali, specialmente quelli dedicati alle arti figurative. In questo periodo avrà modo di stare in stretto contatto con la scena artistica italiana, redigendo anche presentazioni di artisti e cataloghi d'arte. Nel 1964 ottiene la libera docenza in Estetica: da quell'anno Garroni è professore incaricato dell'insegnamento di Estetica presso la Facoltà di lettere e filosofia della Sapienza; nel 1971 diventa professore aggregato e dal 1973 assume il ruolo di professore ordinario, fino all'anno accademico 1997-1998, quando cessa di insegnare.

Garroni non si è occupato solo di filosofia, ma anche di narrativa, pubblicando diverse opere per i maggiori editori. Anche la musica e il cinema sono stati al centro dei suoi interessi; non ultima, anche la psicoanalisi, ma – come egli stesso scrive – «solo in quanto era in grado di avvicinarla dal punto di vista delle sue competenze semiotico-filosofiche».